Proviamo a seguire l'eruzione dell'Etna
L'eruzione al momento è ferma ma i segnali precursori "C" ed "M" dicono che riprenderà a breve con più forza.
I segnali "C" sono i precursori rilasciati da eventi sismici con un anticipo di 3 giorni e mezzo.
Gli eventi vulcanici invece come è ben specificato rilasciano i segnali "C" con un anticipo di circa 110 ore.
Ormai è da circa due mesi che aggiorno il quadro delle previsioni sismiche giornaliere e dall'analisi di questi grafici è possibile capire lo sviluppo di
un'eruzione e nel caso specifico quella dell'Etna. Occorre guardare al grafico "C" di 5 giorni fa (29 marzo) per conoscere cosa succede oggi 3 aprile.
Il grafico alla fine del giorno 29 marzo riporta una buona attività per circa 4 o 5 ore, poi dopo la mezzanotte, vi è un rallentamento quasi totale di ogni attività sismica per una dozzina di ore circa, dopodichè riprende (previsioni del giorno 30 marzo) in modo più alto e senza interruzioni per almeno un paio di giorni di seguito (fino al giorno 5 aprile) per poi rallentare.
Che l'attività possa riprendere in modo più frenetico è indicato anche dal precursore "M". Il precursore "M" prevede sciami di scosse nella stessa zona
anche di natura vulcanica. Nella giornata di oggi 3 marzo si è presentato più volte e quindi conferma che entro questi prossimi giorni vi sarà una crescente attività sismica.
In un primo momento avevo pensato al vulcano delle Canarie o a all'Islanda, ma l'Etna ha detto la sua e si è intromesso come fa di sovente. Quindi c'è da
aspettarsi nella notte una recrudescenza del fenomeno per una durata di almeno 2/3 giorni. Non resta che vedere cosa succede.
Commento aggiunto alle ore 15:00 del 4 aprile:
pare che l'Etna sia stato tranquillo stamattina ma non così è stato per il Monte Guntur in indonesia che si è risvegliato dopo ben 162 anni di inattività e contemporaneamente anche Ivan il Terribile, un vulcano russo sta emettendo cenere e gas.
Purtroppo il grosso svantaggio dei segnali "C" inviati dai vulcani sta nel fatto che durano giorni interi e si accavallano facilmente in un'unica zona di ricevimento anche se inviati separatamente dai vari vulcani.
Comunque ciò che rimane importante non è un abbozzo di previsione ma l'aver individuato un precursore che dovrebbe essere studiato a fondo in quanto viene rilasciato dai vulcani tra i 4 e i 5 giorni prima dell'eruzione.
Dovrebbero essere i ricercatori a chiedere di saperne di più ma...dove sono i ricercatori?
Scritto mercoledì 03 aprile 2013 alle 20:32
Tags: previsioni, precursori, sciame, scossa, etna
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